OPERAZIONE: PRETOFILIA DI NUOVO ONLINE (O QUASI)

Se non sei mai capitato su questo sito o è da un po' che non ci capiti ti consigliamo di leggere prima le puntate precedenti.

God bless the United States (?)
Per evitare problemi legali al nostro provider abbiamo scelto di trasferirci su un server localizzato negli Stati Uniti dove si dice abbiano più a cuore la libertà di opinione. Queste voci sono confermate dalla risoluzione del caso noblogs.org. Il provider americano del servizio di blogging, sentiti gli avvocati, ha fatto sapere che il videogioco non può essere considerato illegale secondo le leggi degli Stati Uniti ed il blocco del dominio è stato revocato. Segnaliamo un interessante intervento apparso su punto informatico che smonta l'accusa di pedopornografia.

Compagni cristiano-democratici, perdonateci!
Riconosciamo come valide molte delle accuse mosse al gioco. In particolare ci dispiace aver dato modo di credere che il gioco fosse ispirato da fatti reali. Vogliamo chiarire una volta per tutte che Operazione: Pretofilia è da considerare pura fiction, che il Vaticano non è dotato di elicotteri gialli e che la lettera che introduce il gioco non è veramente opera di Benedetto XVI anche se la firma in calce poteva trarre facilmente in inganno.
Abbiamo deciso di offuscare le iperrealistiche scene di abusi sessuali che potevano risultare disturbanti agli occhi dei giocatori più impressionabili. Siamo pronti a dimostrare che nessun bambino è stato violato e neppure fotografato per produrre quelle animazioni, tutto è stato ottenuto con sofisticati programmi di grafica vettoriale.
Tuttavia chiediamo ai minorenni di non giocare ad "Operazione: pretofilia" e ai maggiorenni di leggere attentamente le avvertenze prima di accedere al controverso videogioco.

La pretofilia non è un crimine
In questi giorni abbiamo ricevuto molte email di solidarietà (tranquilli nessuno è stato ancora arrestato) e solo due lettere di critica su un totale di almeno 300.000 giocatori. Segno che forse i cattolici sono più tolleranti e perspicaci dei loro rappresentati alla Camera. O forse che preferiscono navigare su altri siti.
La blogosfera ha reagito prontamente alla vicenda, decine di internauti hanno segnalato e discusso anche animatamente il gioco e le assurde conseguenze.
Discorso diverso per i media mainstream, solitamente abbastanza indifferenti alle questioni della rete (con eccezione della fabbrica di notizie spazzatura chiamata Second Life). Segnaliamo un bell'articolo di Ivan Fulco apparso su "La Stampa".



"I'll be your mirror
Reflect what you are
in case you don't know"


(Velvet Underground)



Come spesso accade nei casi di (ingiusta) censura informatica la risposta del popolo della rete è stata quella di far proliferare mirror, ovvero duplicati dei contenuti incriminati, in maniera da rendere impossibile un oscuramento completo.
Molleindustria disconosce la versione non censurata di Operazione: Pretofilia, contenuta sul sito ufficiale dell'onorevole Luca Volontè. e su molti altri server 1 - 2 - 3 - 4 - 5

I nuovi inquisitori
Ribadiamo che la cosa più grave di questa vicenda non sia la censura di un'opera satirica (in Italia ci siamo ormai abituati) ma piuttosto la strumentalizzazione politica della sacrosanta lotta contro gli abusi sui minori.
Questo è un brano del comunicato dell'UDC a seguito dell'interpellanza su "Operazione: pretofilia" e sullo spettacolo "Messiah Game" presentato alla Biennale di Venezia:

"Sul dilagante fenomeno della pedopornografia in Internet, di cui 'Operazione Pretofilia' è l'ultimo baluardo sotto forma di gioco, il Governo non se la può cavare con due spot televisivi o radiofonici. Per sostenere le famiglie, in quella che è una lotta impari, occorrono azioni forti che del resto non potranno mai attuarsi finché rimane il ricatto da parte di frange laiciste e radicalcomuniste" (testo completo)

Anche se i provvedimenti censori e le denunce contro il gioco non dovessero sortire alcun effetto non possiamo ignorare il quadro generale: una piccola ma agguerrita frangia di fondamentalisti cristiani sta cercando di ridefinire i limiti della libertà di espressione. Fra i nuovi inquisitori spicca la fantomatica Lega Antidiffamazione Cattolica, una neonata associazione composta da quattro persone che da alcuni mesi sta creando casi mediatici sugli artisti blasfemi.
Il presidente, Pietro Siffi, ha scritto diversi editoriali sulla "vera" arte sostenendo cose come "Non vi è nulla di bello e di edificante in qualsiasi disciplina che non sia tributo alla Religione di Cristo" (testo completo).


Il problema ovviamente non è la presenza di piccoli club di invasati, ma piuttosto l'egemonia che stanno conquistando all'interno di gruppi politici che si dicono moderati, l'attenzione e l'autorevolezza che molti giornali gli attribuiscono e soprattutto nella mancata opposizione da parte delle forze laiche e democratiche (vedi il caso della mostra La Madonna Piange Sperma sospesa a Bologna per volontà del sindaco Cofferati).

Per chi fosse interessato ad una reazione creAttiva all'onda oscurantista, Paolo di molleindustria ha postato alcuni spunti di discussione sulla lista Rekombinant

07/04/07 | | | #