TRAGEDY OF THE BUNNIES

Tragedy of the bunnies è a quanto pare il più riuscito della serie. L'intento è quello di spiegare il controverso concetto noto come la tragedia dei beni comuni. Nell'originale saggio "tragedy of commons" lo studioso Garret Hardin dimostrava come in un regime di comunanza delle risorse (i commons come foreste per il legname o riserve di pesca) il comportamento razionale ed egoistico dei singoli possa trasformarsi in una tragedia per la società. Il discorso è abbastanza intuitivo: se un singolo sfrutta una risorsa comune in maniera indiscriminata può ricavarne un vantaggio immediato scaricando il costo sugli altri fruitori dello stesso bene. La tragedia accade quando troppi individui agiscono in maniera egoistica compromettendo l'esistenza della risorsa comune (deforestazione, estinzione della fauna ittica).

Il primo livello di Tragedy of the bunnies mostra un campo con tanti simpatici coniglietti, è la modalità "pubblica". Ogni coniglietto può essere preso e venduto dal giocatore o dai due personaggi controllati dal computer. La lotta all'accaparramento è spietata e il gioco continua fino all'estinzione dei roditori.

Il secondo livello mostra la situazione privatizzata. I coniglietti ora sono nei recinti dei singoli giocatori. Il livello funziona a turni e i giocatori sono incoraggiati a risparmiare qualche coniglio per la riproduzione in modo da averne a sufficienza anche l'anno successivo.
La morale, secondo il team di liberty arcade, è semplice: il modello a proprietà privata è migliore, avvantaggia tutti quanti perchè responsabilizza i singoli individui.

Più che spiegare un concetto economico, Tragedy of the bunnies esemplifica bene la retorica procedurale, l'arte di progettare sistemi interattivi a scopo persuasivo. L'obbiettivo del team di liberty arcade è quello di promuovere il pensiero libertario (che nella terminologia anglosassone è equivalente a liberista) e il giochino è astutamente progettato per "dimostrare" una teoria.
Nonostante l'apparente libertà dell'interazione non c'è modo di giungere ad una diversa conclusione, nel cosiddetto regime "pubblico" non è possibile stabilire dei limiti nello sfruttamento dei beni comuni come ci si aspetterebbe in una società organizzata, le intelligenze artificiali razziano i conigli senza pietà e i conigli stessi per qualche oscuro motivo non si riproducono come avviene nella modalità privata, la massimizzazione del profitto è ovviamente data per scontata. Una tragedia di luoghi comuni.
11/04/07 | | | #