SIA FATTA LA SUA VOLONTE'

In sintesi il capogruppo alla Camera dell'UDC ha chiesto al Ministro dell'interno, al Ministro per i beni e le attività culturali e al Ministro delle comunicazioni quali provvedimenti intendessero prendere in merito al balletto "Messiah Game" presentato alla Biennale di Venezia ed al nostro gioco. Nel testo dell'interpellanza il gioco è descritto in questo modo:

"In data 25 giugno 2007 è stato rinvenuto un gioco flash, che può essere scaricato da chiunque in file «zip» dal portale www.molleindustria.it realizzato con lo scopo di attaccare la Chiesa in generale e Papa Benedetto XVI (inserendo nella prima pagina una falsa lettera autografa - Magnum Secretum).
Il gioco riproduce simulazioni di stupri su bambini, e benché virtuali, alla luce della nuova normativa 38 del 2006, essi non possono essere riprodotti e divulgati;"


Abbiamo già fatto qualche osservazione sull'uso strumentale della nozione di "pedopornografia virtuale" stendendo un velo pietoso sulla "falsa lettera del papa".
Siamo convinti che perseguire un videogioco satirico con l'accusa di pedopornografia sia, oltre che un attacco alla libertà di espressione, anche un danno alla sacrosanta lotta agli abusi sui minori. La stessa legge che si propone di punire gli stupratori e i produttori di materiale pedopornografico viene usata per togliere dalla circolazione un'opera che paradossalmente vuole proprio essere una condanna di questi comportamenti.

Ebbene, alla faccia di chi si lamenta delle lentezze ed inefficienze dello Stato, nel pomeriggio del 28 giugno l'informativa è stata discussa in Parlamento.

Dopo la relazione di Luisa Capitanio Santolini (UDC) che riprende la linea di Volontè arriva la risposta di Paolo Naccarato, uno dei i più stretti collaboratori di Francesco Cossiga e dal secondo governo Prodi sottosegretario alle Riforme Istituzionali ed ai Rapporti con il Parlamento. In merito allo spettacolo "Messiah Game" del coreografo tedesco Felix Ruckert, Naccarato ribadisce l'autonomia e libertà di espressione della fondazione Biennale.
Chiaramente la stessa libertà di espressione non può essere garantita a chi non è supportato da una potente istituzione. E' lo spirito del caro vecchio KoSSiga a parlare per bocca di Naccarato:

"In relazione al sito che ha pubblicato il gioco in questione, quest'ultimo è già da alcuni giorni all'attenzione del servizio postale e delle comunicazioni del Ministero dell'interno ed, in proposito, è stata informata l'autorità giudiziaria di Catania, poiché la prima segnalazione del predetto sito è stata raccolta dal servizio di polizia postale di tale città. Nel contempo, si sta cercando di rimuovere la pagina web del server dove la stessa è ospitata, server che, dai primi accertamenti, risulta collocato negli Stati Uniti d'America. "

Segue un lungo riepilogo dei provvedimenti contro la pedopornografia, in particolare sulle sanzioni sui fornitori di spazi web che hanno responsabilità legale dei contenuti pubblicati.
Abbiamo contattato la Polizia Postale offrendo la nostra collaborazione e chiedendo informazioni su come poter rientrare nei parametri della legge. Ci è stato risposto che non sono in alcun modo autorizzati a rendere pubbliche informazioni sulle loro attività.

Dal momento che l'intento del governo è quello di agire sul nostro service provider abbiamo pensato che la soluzione migliore fosse quella di rimuovere i contenuti incriminati nella speranza che la macchina poliziesca si possa ancora arrestare.

P.S. Cercando "Operation: Pedopriest" è comunque possibile trovare il gioco ripubblicato da svariati siti che risedono negli svariati stati democratici di questo pianeta.

Links:
L'interpellanza urgente di Luca Volontè

Link al resoconto della seduta

Legge 38/2006 "Disposizioni in materia di lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pedopornografia anche a mezzo Internet"
06/30/07 | | | #