LEFT BEHIND: ETERNAL FORCES

Sembra utopico lo scenario che fa da sfondo alla serie di bestsellers di fantascienza Left Behind. Il dettaglio inquietante è che nella classica distinzione manichea, i cattivi sono la coalizione dei peacekeeper guidata dal segretario delle nazioni unite ovvero l'Anticristo mentre i buoni sono i cristiani left behind - letteralmente quelli lasciati dietro - ovvero le persone che non si sono comportate abbastanza bene per venir risucchiate nel regno dei cieli. Dopo la cosiddetta "Rapture" la vita sulla terra continua normalmente. Molti pensano che la sparizione di massa sia dovuta ad un fenomeno metereologico, altri si convincono dell'esistenza di Dio e si coalizzano nelle forze della Tribolazione, la setta di fanatici già menzionati che tentano di fare i bravi in vista del giudizio universale in cui avranno una seconda possibilità di redenzione. Ok, la premessa è un po' complicata perchè è basata sulla visione escatologica di alcune chiese evangeliste che è a sua volta un’interpretazione di un altro bestseller di fantascienza particolamente incasinato chiamato Antico Testamento. Di fatto questa saga ha avuto un grande successo nell'america del dopo undici settembre ed ha ispirato diversi film di serie B ed un videogioco pubblicato verso la fine del 2006.

Left Behind: eternal forces si presenta come un classico strategico in tempo reale con visuale a volo d’uccello e diverse tipologie di unità da controllare ma con l’obbiettivo un po’ insolito di convertire il maggior numero di newyorkesi. Per illuminare gli ignari passanti basterà fermare i miscredenti per strada e scambiarci due chiacchere. Commentando con un “sounds good!”, i nuovi convertiti indosseranno la divisa d’ordinanza (a metà fra il paninaro e il boy scout) e diventeranno unità al vostro controllo.
Chiaramente non tutti i newyorkesi sono agnostici privi di volontà, incontrerete parecchia gente malvagia che non esiterà ad attaccarvi con parolacce, musica metal e vere e proprie armi.
Purtroppo gli inconvertibili dovranno essere uccisi. E sottolineiamo purtroppo perchè Eternal Forces non è certo un gioco che giustifica la violenza: ogni omicidio commesso, persino quello di un metallaro, abbasserà la fede delle vostre truppe che rischieranno di ritornare persone laiche. Fortunatamente dopo ogni omicidio basterà fare recitare ai vostri guerrieri un’avemaria con l’apposito tasto e il livello di spirito sarà ripristinato.
Ma il gioco non è solo converti, uccidi e prega. Il vostro esercito di preti e guerrieri dovrà dotarsi di strutture adeguate per il sostentamento: siccome siamo a Manhattan e non sul pianeta terra, per ottenere cibo occorrerà costruire bar e per guadagnare soldi basterà costruire banche.

Se Left Behind: eternal forces fosse un gioco appena decente si presterebbe benissimo ad un consumo ironico (cosa c’è di più spassoso di unità che ad ogni click declamano “Praaaise the Looord!?) ma una serie di difetti come il gameplay ripetitivo, l’interfaccia macchinosa, gli algoritimi di pathfinding approssimativi, il punto di vista difficile da domare, con quei grattacieli che impallano costantemente la visuale, l’obbligo di reiniziare la missione ogni volta che un teppista prende a pugni uno dei vostri, metteranno a dura prova anche il più devoto giocatore.
Da regalare per dispetto al cugino papa-boy.

01/16/07 | | #